Il tema affrontato, “Impatto della pandemia sulla prevenzione e cure delle neoplasie in Umbria”, ha visto il coinvolgimento del personale sanitario regionale impegnato nella lotta contro il cancro e delle associazioni private che, operando sul territorio, svolgono un importantissimo ruolo di sostegno alle strutture ospedaliere.
Il convegno si proponeva di rilevare le criticità registrate durante l’emergenza pandemica non solo per quanto concerne il trattamento delle neoplasie già diagnosticate ma anche riguardo ai programmi di screening che, quale strumento di prevenzione, svolgono un ruolo fondamentale sulla cura precoce del cancro e sulla possibilità di sopravvivenza nel lungo periodo.
Sull’importanza della prevenzione si è soffermata la dottoressa Monica Sassi che ha raccontato come l’iniziale criticità legata all’emergenza covid nel 2020 sia stata poi superata nel 2021 con il recupero di tutte le visite diagnostiche.
I successivi interventi hanno poi illustrato l’approccio adottato nelle varie strutture ospedaliere, l’importanza della multidisciplinarità e del sistema hub & spoke adottato dalla Rete Oncologica Regionale.
Sull’importanza della ROR (rete oncologica regionale) si è pronunciato poi il professor Fausto Roila auspicando di poter recuperare al più presto il progetto che, avviato nel 2008, è purtroppo fermo ormai dal 2017.
Il convegno rappresenta per l’intera rete associativa un momento molto importante volto non solo a riflettere sulle criticità registrate negli ultimi anni ma soprattutto, in ottica proattiva, a tracciare gli obiettivi da perseguire in futuro.