La solidarietà corre su strada, precisamente alla Maratona di Roma, dove domenica 2 aprile ha partecipato l’Associazione Giacomo Sintini attraverso il suo ambasciatore Maurizio Romeo, blogger genovese con la passione per il podismo, che come il pallavolista Sintini ha dovuto combattere una battaglia per la vita riuscendo a sconfiggere la propria malattia. Insieme, hanno avviato una raccolta fondi sulla piattaforma di crowfunding ‘Rete del dono’ con l’obiettivo di consegnare al reparto di Ematologia dell’ospedale San Martino di Genova un apparato medico portatile all’avanguardia che consente il monitoraggio continuo dei parametri vitali dei pazienti che non possono muoversi dal letto.
“Una maratona piena di emozioni – ha dichiarato Romeo – quella vissuta a Roma domenica scorsa portando i colori e il messaggio di speranza dell’Associazione Giacomo Sintini. Già dalla mattina di sabato sono arrivate le prime soddisfazioni. Dopo il ritiro del pettorale e del pacco gara, mi sono recato allo stand di ‘Rete del dono’ dove ho avuto l’onore, in quanto ambasciatore dell’associazione, di ritirare la targa conferitale per aver raggiunto il secondo posto fra le organizzazioni no profit che hanno raccolto più donazioni tra quelle presenti alla corsa”.
Le emozioni non si sono fermate neanche davanti alle avverse condizioni meteo, come racconta Romeo che, “#unpassoallavolta, da un letto d’ospedale alla corsa solidale” (nome del suo blog), ha percorso nuovamente 42.195 metri. “Le previsioni del tempo non sembravano delle migliori. Al risveglio trovo un cielo plumbeo che mi accoglie in zona partenza e la pioggia comincia a cadere copiosa fin dalle 8.51, proprio quando si iniziano a muovere i primi passi sui sanpietrini di via dei Fori imperiali. È il preludio di un temporale che durerà per quasi 20 chilometri prima di riprendere nella parte finale del tracciato. In totale sono più di tre le ore in cui abbiamo corso sotto la pioggia”.
“Abbiamo vissuto – continua Romeo – l’emozione di chi al traguardo aveva gli occhi bagnati di lacrime per la stanchezza, il male alle gambe ma soprattutto la gioia di aver raggiunto un obiettivo così grande. L’emozione di correre nei luoghi che hanno fatto la storia di Roma e di trovarsi di fronte la Basilica di San Pietro mentre metti un passo dietro l’altro. L’emozione di vedere Massimiliano Rosolino, medaglia olimpica di nuoto, a bordo strada a fare il tifo per noi comuni maratoneti mortali. L’emozione di ‘battere il cinque’ ai grandi e, soprattutto, ai piccoli tifosi che nonostante il clima si sono messi a bordo strada per incitare gli ‘eroi’ della maratona. L’emozione di quel tifo assordante di tanta gente che ti accompagna lungo quasi tutto il percorso. L’emozione delle lacrime che scendono da sole sulla tua guancia quando vedi un papà e una mamma spingere sotto il diluvio la carrozzina con il proprio bimbo disabile per 42 chilometri che ti insegna che quelle cose che tu chiami problemi grandi come scogli in realtà non sono altro che piccoli sassolini. L’emozione di tagliare il traguardo alzando la mano dell’amico che non ti ha mollato un secondo, spronato e sostenuto per una maratona intera (la sua prima), Cicerone nella sua Roma, facendoti sentire una volta di più che amicizia e solidarietà sono davvero grandi e che insieme ci si fa #forzaecoraggio e #nonsimollaunpasso. Grazie ad Andrea, Diego, Edmondo, Gianmarco, Maurizio, Raffaele, Roberto e Sandro per aver corso portando con orgoglio i nostri colori e per aver reso ancora più unico un weekend speciale fatto di sport e solidarietà”.
4 aprile 2017