Lo aveva promesso e così è stato. L’Associazione Giacomo Sintini, ha consegnato un dispositivo per il controllo dei parametri vitali SunTech CT40 all’Unità operativa di Ematologia e trapianto di midollo osseo dell’Ospedale Policlinico “San Martino” di Genova insieme a Maurizio Romeo, testimonial dell’associazione.
La donazione permetterà all’equipe del reparto diretto dal Professor Emanuele Angelucci, di effettuare su pazienti in isolamento una misurazione automatica e continua della pressione arteriosa della temperatura corporea e della pulsossimetria.
L’idea è nata da Maurizio Romeo per ringraziare l’Ospedale di Genova per avergli salvato la vita nel 2006. Alla raccolta fondi per l’acquisto del macchinario hanno contribuito le donazioni provenienti dall’azienda Iso Sistemi di Genova, dal gruppo “Fieui di Caruggi” di Albenga, le raccolte fondi organizzate alla Maratona di Roma del 2017 e alla Mezza maratona di Genova, e le aste delle maglie autografate dai campioni delle più grandi squadre di calcio.
«Sono quelle donate direttamente da società e FIGC di Giovanni Simeone del Genoa, Claudio Marchisio della Juventus, Neymar del Barcellona e Andrea Belotti della Nazionale», racconta Maurizio – «a cui ho voluto aggiungere una maglia usata della Juventus del 2002 e firmata da Alessandro del Piero e da Antonio Conte che apparteneva alla mia collezione personale, che però ho messo volentieri a disposizione per questo progetto così importante».
«Desidero ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questa donazione che dà alla nostra unità operativa un sostegno importante per il monitoraggio dei pazienti e che ci consente di sentire la vicinanza della popolazione anche attraverso la testimonianza degli ex pazienti – commenta il Professor Emanuele Angelucci, primario dell’Unità operativa di Ematologia e trapianto di midollo osseo del policlinico “San Martino” di Genova –. Tutto questo ci trasmette ancora più forza per affrontare le difficoltà che si incontrano nel lavoro quotidiano».
«Grazie davvero di cuore perché lo strumento donato ci consente di monitorare in pianta stabile i parametri vitali anche a coloro che hanno subito un trapianto e si trovano in isolamento senza soluzione di continuità – aggiunge Anna Maria Raiola, dirigente medico del Centro trapianti di cellule staminali emopoietiche –. Questi sono strumenti importanti per noi perché ci consentono di avere a disposizione i “numeri” dei parametri vitali, numeri su cui noi poi lavoriamo per aiutare i nostri pazienti nella loro difficile battaglia».
«Un gesto di solidarietà collettivo – commentano Maurizio e Jack – che non sarebbe stato assolutamente possibile senza l’attenzione e il contribuito di tutti. E’ un modo concreto per ringraziare i medici e gli infermieri per il loro impegno quotidiano, e per dare una mano alle persone che stanno affrontando la malattia».
“Ogni donazione che va buon fine – continua l’ex campione di volley – è un gradino in più che conquistiamo, e sono orgoglioso di poter contribuire a dotare le migliori strutture italiane degli strumenti necessari per la cura e l’assistenza del malato.”
Giugno 2019